miércoles, 27 de octubre de 2010

Viticoltura ed i componenti dell'uva

Relatore: Angelo Jermann
Data: 13.10.2010
Descrizione: la vite e i vigneti


CENNI STORICI
tra il 185 e il 1950 arrivano dall'America due malattie fungineee, l'oidio e la peronospera, e un afide chiamato filossera che ha quasi fatto scomparire i vitigni di mezza Europa, ma che in America non aveva fatto danni. Le radici delle viti americane sono infatti più forti rispetto a quelle europee, mentre è il contrario per quanto riguarda la parte aerea.
Si decide quindi di mettere le radici americane nella parte europea; si ottiene il primo innesto nel 1917. L'innesto di fa su una barbatella (pianta di vite alta circa 30cm), si paraffina e la pianta ricresce normalmente in primavera.

Barbatelle


L'innesto più usato è quello a omega, come si vede in fotografia.

Innesto ad omega

!936 Nascono in Friuli i vivai Rauscedo che vendono barbatelle per tutto il mondo
1963 Prima legge sui DOC e dopo cinque anni viene riconosciuta nla DOC Collio

A fine anni Settanta arriva la barrique in regione, quando ancora il vino veniva venduto sfuso e tenuto in botti grandi, vasche di vetroresina e serbatoi di cemento.
Da qui in avanti si parla di vigneti con forme di allevamento espanso dall'elevata resa per ettaro, visto soprattutto l'alto consumo pro capite (80 litri procapite contro i 35 litri attuali). Si produceva soprattutto merlot, che era un vino fresco, bevibile non sempre di qualità.

Attualmente al mondo si coltivano otto milioni di ettari di vigneti di cui:

65% Europa
15% Americhe
Rimanenza nel Commnwealth


In Italia si coltiva il 10% cioè 800.000 ettari, insieme alla Francia arriva a circa 50 milioni di ettari, mentre in Spagna si coltiva qualcosa in meno a causa della maggior siccità.


CICLO BIOLOGICO (vedere libro)
Si divide in vegetativo e riproduttivo.


NASCITA DI UN VIGNETO
- Valutazione dei costi (acquisto del terreno, diritti di reimpianto, materia prima come i pali e le barbatelle, meccanizzazione)
- Sistemazione del terreno (aratura, livellamento, drenaggio di eventuali ristagni di acqua nel terreno, terrazzamenti se il terreno è in collina, concimazione organica e minerale, in particolare del potassio che è molto importante)
- Scelta del portainnesto e della varietà (analisi del terreno, clima, finalità riproduttive)
- Impianto (preparazione delle barbatelle, reidratazione, taglio delle radici, allineamente e orientamento dei filari che deve essere sud/nord sfogliando la parte che prende il sole alla mattina perchè ne prende meno dell'altra, messa a dimora, rincalzatura)
- Rifinitura (pali, testate, tondini, fili, tendifili)
- Impianto di irrigazione (sotterraneo, gocciolante, a pioggia, a scorrimento o mobile)


VALUTAZIONI, PRATICHE COLTURALI E MACCANIZZATE
- Sesti di impianto
- Numeri di ceppi per ettaro
- Sistemi di allevamento (vedi libro)
- Operazioni colturali (potatura verde, diradamento, sfogliature, pulizia delle malerbe)
- Trattamenti antipatassitari
- Vendemmia
- Potatura (d'allevamento nei primi tre anni e verde, che è fondamentale per decidere la carica di gemme)
- Piegatura e legatura dei tralci

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